Luciano DI CAVE, a personal profile

Sono nato a Roma e a Roma sono sempre vissuto. La mia vita è stata tranquilla fino al
1938, in una normale famiglia composta da mio padre, Luigi, stimato libraio romano, e mia
madre, Ada,  completamente dedita alla casa.
             luciano1 Luciano’s parents

Nel 1938 l'Italia si era già affiancata alla Germania nazista e, seguendo le infami
direttive di Hitler, furono promulgate le leggi razziali. I giovani vennero espulsi
dalle scuole del Regno e molti, giovani o avanti negli anni, si trovarono nell'impossi-
bilità di lavorare. A mio padre venne tolta la facoltà di esercitare la sua professione
ed egli dovette ripiegare su un suo amico che assunse la proprietà della libreria.
A noi, allora adolescenti, venne tolta la spensieratezza della gioventù.
 La vita proseguì, se non proprio tranquilla, almeno senza troppe scosse, ma, nel 1943
gli avvenimenti si susseguirono, drammatici: i primi bombardamenti di Roma. la caduta
del Fascismo, l'armistizio, l'occupazione tedesca. A settembre i tedeschi chiesero al-
la Comunità Ebraica di Roma 50 kgr. d'oro e tutti contribuimmo a raccoglierli, nei limiti
delle nostre possibilità. Il 16 ottobre, la giornata più terribile per gli Ebrei di Roma,
la Gestapo rastrellò la zona del "Ghetto" e vari altri quartieri della città, catturando
più di 1500 ebrei. In quell'occasione mio padre perse una zia di 83 anni, presa con una
figlia. Fuggimmo dalle nostre case riparando dove potevamo, in case di privati o in
istituti religiosi ma anche nei mesi seguenti molti ebrei vennero catturati. Fra loro
una mia zia, Pia Di Cave, sorella di mio padre, che io adoravo come una seconda madre.
Fu presa il 13 gennaio 1944 e, quando gli Alleati sbarcarono ad Anzio il 22 gennaio, spe-
rammo che sarebbero arrivati presto a Roma e tutti i prigionieri sarebbero stati liberati.
Fu una illusione crudele. Mia zia venne trasferita in un campo di concentramento vicino
Modena (Fossoli di Carpi) e, in seguito, raggiunse Auschwitz. Non ne abbiamo saputo più
nulla, e ancora oggi il pensiero delle sue sofferenze non si è cancellato. Accludo una
sua cartolina spedita dal campo di Fossoli, che le poste non fecero pervenire se non dopo
la liberazione di Roma.
                      luciano2 Pia di Cave who perished in Auschwitz

   L'arrivo degli Alleati, il 4-5 giugno del 1944, pose fine alle nostre sventure e la
vita riprese, cercando noi tutti di cancellare (senza riuscirvi), le ferite più dolorose.
Terminai il Liceo classico che avevo interrotto l'anno precedente e, alla fine del 1944
cominciai a studiare canto sotto la guida del soprano Elda Di Veroli. Dopo un anno di
studio con lei passai per un altro anno alla scuola di Riccardo Stracciari, un uomo che
ricordo con tanto affetto per la sua simpatia e la sua semplicità. Nella sua scuola feci
amicizia con un altro giovane, che doveva poi calcare le scene con successo, il baritono
Otello Borgonovo e la nostra amicizia dura ancora ancora oggi. Ma alla scuola di Elda Di
Veroli avevo fatto un altro incontro, con una bella ragazza che studiava da soprano,
Iolanda, e questo incontro doveva segnare le nostre vite. Dopo esserci frequentati per
quasi nove anni ci siamo sposati nel 1954 e nel 2004 abbiamo celebrato le nozze d'oro.
Nel 2005 mia moglie mi ha lasciato per sempre e riprendere il cammino da solo non è
stato facile.
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Seguitai a studiare canto ma, a quell'epoca,(fine anni '40) forse in conseguenza dei
disagi patiti durante la guerra, la mia salute si fece malferma. Dovetti smettere di
studiare e il mio ultimo concerto lo detti nel 1950, qui a Roma, cantando insieme a
Gabriella Gatti: una cantante di grande classe, una signora adorabile.
Presa la decisione di abbandonare il canto, cominciai a collaborare a tempo pieno nella
libreria e lì sono rimasto, senza interruzione, fino al 2007. La guida di mio padre ha
significato molto per me, ma se n'è andato troppo presto, nel 1966.
Il canto è rimasto sempre la mia passione e, sebbene non lo coltivassi più con la dovuta
attenzione, ebbi la grande gioia di conoscere di persona Lina Pagliughi, la voce che
ho amato sopra ogni altra e perfino di cantare con lei. La conobbi nel 1965 e varie volte
mia moglie ed io siamo andati a farle visita, prima a Milano, poi a Gatteo a mare, sulla
riviera Adriatica, dove si era stabilita con il marito e con la sorella Flora. Da allora,
fino alla sua morte, nel 1980, sono stato onorato della sua amicizia.
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  The first time Luciano met with Pagliughi, also seen are Luciano’s wife Iolanda and the tenor-husband Primo Montanari
luciano6 A few years later, LP in the middle, LDC behind her

Di persona ho conosciuto pochi cantanti, ma ricordo con piacere Paolo Silveri, un uomo di
una gentilezza squisita, Iva Pacetti, una bella signora di grande simpatia, Lina Aymaro,
molto gentile e amabile, Benvenuto Franci, sempre esuberante e tutti gli altri con cui
ho partecipato alle trasmissioni radiofoniche. Dopo la mia prima trasmissione, in cui
avevo nominato e fatto ascoltare alcuni tra i miei cantanti preferiti, scrissi a Rosa
Ponselle e a Zinka Milanov. Mi risposero tutte e due mandandomi delle belle
fotografie.
luciano7  luciano8
Nel frattempo, oltre la passione per il canto si era sviluppato il desiderio di scrivere
e cominciai con libri per ragazzi.

Luciano-book

In seguito scrissi un libro su Lina Pagliughi, due
articoli per il Record Collector e infine un volume dedicato ai cantanti ebrei. Devo dire
che, tutti, mi hanno dato infinite soddisfazioni.
I ricordi sono tanti e non basterebbe un libro a raccoglierli tutti. Fermiamoci qui.
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1.Luciano di Cave (right) with his friend and legendary record collector Richard Bebb, in front Luciano’s wife, Bebb’s wife the well-known actress Gwen Watford and on the right Luciano’s mother. They’re standing in front of his bookshop in Rome
2. Luciano’s bookshop:  after more than a century still a thriving bookshop in Rome’s centre
3. Below: Luciano’s book on LP, now a collector’s item
4. His issue for the record collector
5. His book on Jewish opera singers
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POSTSCRIPT 8 AUGUST 2016

It is with great sadness that I have to announce the passing of my dear friend and collaborator LUCIANO DI CAVE (born 1926) from Rome. Luciano died on 2nd of August. He has always been a dear friend of mine since I first met him in the early eighties. Luciano only worked in his father's bookshop in the centre of Rome, a shop he took over after his father's death assisted by his mother and later by his wife Iolanda. A great opera lover he wrote articles for Musica e Dischi, later for the Record Collector and of course our webzine. Luciano had an immense record and book collection. His records not only consisted of 78's but Luciano also had a keen interest in the new stars of today. He was a close friend of Maurizio Tiberi whom he helped a lot with lending records for his Timaclub company. Luciano Di Cave's legacy consists of a novel 'Addio Davide' which was an immense literary success, a compilation of Jewish opera singers 'Mille Voci una Stella" and the biography of his favorite soprano Lina Pagliughi (click here for Luciano's article on the soprano) Luciano was married to Iolanda whom he met while both were studying singing with Elda Di Veroli. The marriage remained childless and he never recovered from the death of his wife. Luciano was a generous and kind human being with a warm heart. He was serene, tranquil and discrete with a calm modest personality but also genuine and a hard worker. He will be sorely missed. May his soul rest in peace.